Gli operai

della

Vigna

Casella di testo: Il mio incontro con Gesù non è stato facile, nè la mia conversione breve. Nell'adolescenza non solo ero un grande bestemmiatore, ma avevo paura anche di diventare un "buono".
Tutto iniziò dal lontano 2002, di preciso il 23 luglio.
Mi ritrovai a vivere angosce interiori mai vissute fino a quel momento; Mi sembrava di vivere in un incubo: La percezione della realtà che mi circondava sembrava alterata, causa il forte terrore interiore che mi lacerava il cuore. Trascorrevo le mie giornate a letto, in preda alle più terribili paure. Passarono i mesi; Febbraio 2003: Scelsi di intraprendere la strada della psicoterapia che consisteva in colloqui con una psicologa. Nonostante il tentativo non riuscivo a superare ciò che mi attanagliava l'anima. Quando la psicologa cominciò a propormi l'uso di psicofarmaci, abbandonai i colloqui: Non volevo assolutamente prendere quella roba. Qualche mese prima, non ricordo esattamente la data ma fu in quel periodo, chiesi aiuto a Padre Pio: Ne sentivo parlare in televisione ma non conoscevo assolutamente nulla di lui, se non solo che era una figura spirituale a cui gran parte delle persone si rivolgeva. In quel periodo non frequentavo la Chiesa, anzi per tutta la mia adolescenza non l'ho mai fatto. Mi accostai a lui, anche se ricordo che non mi era particolarmente simpatico, ma gli chiesi aiuto perché stavo tanto male. Passarono i mesi: Marzo 2003. Andai in ospedale a seguito ad una visita dall'otorino, il quale mi disse che dovevo sottopormi ad un intervento chirurgico al naso e più tempo passava, più si sarebbe aggravato il mio problema, con il conseguente rischio di avere problemi respiratori durante il sonno. Andai in ospedale: Prima dell'intervento, andai nella cappella situata al suo interno e pregavo perché tutto andasse bene. I medici mi dissero che volendo avrei potuto rimandare l'intervento ma che il problema si sarebbe ripresentato qualche mese dopo e a me stava la scelta. Decisi di operarmi e prima dell'intervento mi affidai a Padre Pio. Tutto andò bene e qualche settimana dopo stavo già a casa. Ma ancora non era avvenuta la perfetta conversione. Qualche anno dopo e cioè nel periodo 2004-2006, ebbi il privilegio di visitare la tomba del Serafico Padre San Francesco d'Assisi e di Santa Rita da Cascia. In quegli anni iniziai i miei colloqui con il Padre, cioè Dio: Lo cercavo, attraverso le nuvole del cielo, Gli parlavo con grande confidenza di figlio. Le mie angosce interiori però continuarono fino al 2006-2007: Non fu facile portarsi dentro il peso di queste sofferenze interiori. Iniziai a rivolgermi anche a Gesù, ma ancora non frequentavo la Chiesa. Correva l'anno 2007, se la mia memoria non erra, era circa il mese di febbraio: Cominciai a recitare il Santo Rosario, con la promessa di recitarlo tutti i giorni: Così è stato fino ad oggi. Sempre nel 2007, era il giorno di pasquetta: Tornai per la prima volta dopo tanti anni a Messa: Il mio ritorno in Chiesa iniziò da una piccola cappella della Virgo Potens, la Vergine Potente a cui io sono profondamente legato. Da lì iniziai a tornare lentamente in Chiesa e la mia Fede crebbe sempre di più. La grande conversione, ritengo e lo riterrò sempre fino al giorno stabilito dal Padre in cui sarò chiamato a lasciare questo mondo, è stata permessa grazie all'intercessione di Padre Pio e alla recita quotidiana del Santo Rosario che ancora oggi continua a portarmi frutto spirituale e a sostenermi nel cammino di Fede.
Innanzitutto ringrazio il Signore: Da Lui vengono tutti i doni, da Lui tutti i richiami. Mi ha chiamato attraverso la sofferenza e si è servito di Padre Pio per mostrarsi a me e chiamarmi alla vita dello spirito.
Oggi sono un ragazzo tranquillo, forte nello spirito e nella psiche, senza paure, senza angosce, con Fede grande nel Signore e nella Vergine Maria, frequento la Chiesa, quando posso partecipo ai Sacramenti, non bestemmio da anni e ho la vocazione al diaconato permanente. Questa è la grande conversione che il Signore ha operato in me.
Da ragazzo ribelle, bestemmiatore, impuro e sofferente a ragazzo obbediente, casto, fedelissimo alla Chiesa Cattolica e a Cristo Signore, gioioso, tranquillo, sereno, pieno di amore e fede verso Dio e amore verso il prossimo, con la vocazione a diventare un ministro di Dio, con tanti progetti di evangelizzazione e carità che spero di realizzare nel corso della mia esistenza terrena.
Qui termina la mia testimonianza di conversione, ma prima di concludere vorrei farvi un piccolo accenno alla testimonianza sulla Divina Misericordia che sarà pubblicata nell'apposita sezione. 
Da quest'anno e cioè dal 2009, sono diventato devoto alla Divina Misericordia: In questi mesi mi sono reso conto che ero già chiamato a questa devozione, senza che io la conoscessi, già anni prima: Il 30 aprile 2000, quando la beata Faustina Kowalska fu canonizzata e cioè fatta Santa dal carissimo Papa Giovanni Paolo II e venne istituita la
Festa alla Divina Misericordia, io mi trovavo lì, a Roma, ignaro di quello che stava avvenendo. Oggi il mio desiderio è diventare un apostolo della Divina Misericordia: Farla conoscere a quante persone possibili. Anche quest'anno ho vissuto un periodo di angosce interiori nel periodo di Pasqua ed è stato proprio in quel periodo che ho conosciuto la Divina Misericordia di nostro Signore Gesù Cristo. Ricapitolando: Il 30 aprile 2000 mi trovavo a Roma. Tornai in Chiesa nella settimana precedente la festa della Divina Misericordia, ho sofferto nel periodo pasquale e in quello stesso periodo ho conosciuto la Divina Misericordia. Per me questi sono grandi segni dall'alto che mi fanno
comprendere ancor di più la mia missione. Inoltre per quanto riguarda la vocazione al diaconato permanente che spero si realizzerà, c'è un segno anche per questo: Sono stato
battezzato il giorno di San Lorenzo. Sapete dove sta il segno? Che San Lorenzo era un diacono. Tutto torna e ricollegando tutte queste cose mi rendo sempre più conto del disegno di Dio su di me: La perdita di mio fratello a 7 anni, la lunga e travagliata adolescenza, la mia solitudine, la mia Fede, la mia vocazione, questi grandiosi segni che il Signore ha sparso durante la mia vita. Sono certo che il Signore mi chiama a svolgere un compito importante e ancora una volta confermo il mio "Sì" alla Sua dolce e importante chiamata.

Sia lodato Gesù Cristo!
Casella di testo: Come sono arrivato a questo punto? Come ho fatto a divenire operaio nella Vigna del Signore? 
Certe volte, me lo domando ancora io stesso: tanto profondo il cambiamento è stato da non capire nemmeno come si è arrivati a questo punto. 
Vedete, io ero un ragazzo come la maggior parte di oggi. Pensavo alla scuola, agli amici e preferivo dormire la Domenica piuttosto che andare in Chiesa. Diciamo che, a modo mio, credevo: ma era un credo diverso, diluito, quasi ateizzato e figlio delle influenze dei cosidetti amici che ne dicevano una più del diavolo, senza sapere che loro non sapevano nemmeno ciò di cui parlavano. 
Per molto tempo sono stato così: e più passava il tempo e più mi allontanavo dalla Chiesa: cominciai a sparare parole contro il Papa, contro i preti e stavo insomma peggiorando. Ero sommerso di peccati.
 Ad un certo punto, ebbi problemi psicofisici. Mi spiego meglio: accadde che durante una lezione a scuola, ebbi una sorta di crisi che mi fece tornare a casa. Il contraccolpo psicologico fu durissimo: non volevo più uscire di casa e avevo paura a stare nei luoghi dove non potevo uscire liberamente. Le mie paure mi sommersero al punto da avere pensieri malsani che mi portavano quasi a desiderare la fine di tutto. Ma nonostante tutto, non cambiai: anzi, ricordo che una volta, a San Giovanni Rotondo, mi accadde un’altra di queste crisi: ma fu diverso perché accadde dopo che dissi una cosa vergognosa su Padre Pio e cioè che se ci fosse stata una persona famosa, San Giovanni Rotondo sarebbe stato molto più affollato. Mi resi conto solo più tardi della castroneria che le mie labbra avevano pronunciato.
Passò il tempo normalmente, con le solite crisi e paure. Ebbi un primo momento strano quando morì Giovanni Paolo II: quel Papa che avevo, per ignoranza, bistrattato, mi risvegliò la coscienza per qualche momento. Rimasi stupito dinanzi alla serenità con la quale lasciò questo mondo: mi chiesi tra me se era possibile confidare cos’ tanto in Dio da morire felici. Ora so che si può, ma allora ne rimasi molto stupito. 
La mia vita però continuò come prima, finché arrivò Natale: ricordo che mi trovavo alla Messa organizzata a scuola, con i miei amici. Io non volevo nemmeno andarci, ma mi costrinsero per poter poi fare gli auguri ai professori. Ci andai e lì accadde l’inaspettato: non so come, ma provai qualcosa di diverso: era come se mi stessi rendendo conto che la mia vita era una nullità e cominciai a sentire il bisogno di conoscere questo Gesù. Sinceramente le messe mi annoiavano incredibilmente, ma quel giorno non fu così. Spinto da qualcosa mantenni una vera concentrazione e assistetti con tutto il mio cuore. Cominciai a capire dentro di me cosa stavo cercando. Improvvisamente mi resi conto che la mia vita era un peccato continuo, lontana dal modello di Dio. Ed ebbi una grande voglia di cambiare, di rinascere e di abbandonare quella vita così vuota e buia. Insomma, vidi una luce di speranza che mi portò ad intraprendere un cammino di fede che dura tutt'oggi. 
Mi resi conto che ero schiavo di satana e cominciai a volermi liberare dai miei peccati: mai lotta fu così dura e persi, all’inizio. Ebbi un momento in cui cedetti: mi dissi tra me, che male potrà mai fare se io mi diverto un po’? Ma quella stessa notte, accadde una cosa meravigliosa. Mi apparve in sogno, Colui che avevo deciso di seguire: Gesù. Ricordo che, nel mio sogno, ero al computer, come sempre. Ad un certo punto, apparve dinanzi alla finestra (vicino al mio pc) una figura splendente il cui abito non mi dava la possibilità di vedere il Suo volto, a causa della forte luminosità. Questa figura mi disse di lasciare tutto e di seguirLo. Io lo feci e mi trovai, non so come, in un posto meraviglioso, mai visto dai miei occhi prima di quel momento. Distese di prato verde, cielo azzurro-rossagnolo e torrenti con ponticini rossi. Era un posto indescrivibile e ad un certo punto, sentii una voce che mi diceva che tutto quello che vedevo, poteva essere mio, ma che mi dovevo guardare da ciò che facevo. Poi mi chiese una domanda che è rimasta fissa nel mio cervello: “Ma tu perché mi segui?” Non seppi rispondere e vidi alzarsi di fronte a me un cavallo nero con un nero cavaliere che veniva veloce contro di me. In quel momento mi svegliai e sentii un emozione fortissima, mai provata prima: ero come in estasi. Per pochi istanti raggiunsi un intensità di emozioni che mai ho provato e che mai più ho riprovato. Capii allora che Gesù mi aveva davvero chiamato e che dovevo lottare contro satana e il mio peccato. Da allora iniziai la lotta contro il mio demone: è inutile che ve lo nasconda. Il mio demone era la masturbazione e la pornografia. Mi vergogno a dirlo, ma è essenziale che io lo dica, per aiutare gli altri. Lottai per due anni, tra alti e bassi, finché mi liberai definitivamente e Gesù spezzò le catene che mi tenevano stretto a satana.
L’aiuto decisivo mi è venuto dalla Coroncina alla Divina Misericordia che Mik mi aveva fatto conoscere e dall’Eucaristia che decisi di tornare a ricevere. Ora sono libero e la mia fede si rinforza giorno dopo giorno. Ho iniziato questo cammino, nonostante molti dei miei conoscenti e amici non mi capivano. Tutt’ora non mi capiscono, ma non mi importa più di tanto perché ho scoperto Qualcuno che mi ama più di tutti loro e non posso rinnegare Lui, per essere normale io ai loro occhi.
Ho anche io grandi progetti di cui questo spazio è l’inizio: chissà, se Dio vorrà, forse un giorno potrò realizzarli, magari proprio con gli stessi operai di questa Vigna. Come si dice: “Le Vie del Signore sono infinite...”
Casella di testo:  Perché credo in Gesù? Credo perché si è fatto vivo, credo perché quando penso a Lui mi batte il cuore come una innamorata, e lo sono, credo perché ho visto che ogni volta che vuole qualcosa da me mi presenta le persone giuste e tutto si risolve con la gioia nel cuore, credo soprattutto perché quando leggo il Vangelo mi parla al cuore. Sono convinta però che tanto ha fatto l'Immacolata e la mia consacrazione a Lei mi ha reso talmente forte da non temere più nulla. Mi ha totalmente portata a Lui, la medaglia miracolosa se portata con fede è proprio efficace contro il demonio.
Non ricordo che ci sia stato un momento ben preciso della mia conversione, tutto è successo però, quando ho lasciato l'uomo che avevo. E' stato tutto un cammino, soprattutto la mia forza è arrivata con Lourdes e quando la suora della mia parrocchia mi chiese se potevo collaborare a fare le pulizie in chiesa. Da lì sono partita a spron battuto e ora oltre quello, lavo e stiro tutte le vesti ecclesiali dei 3 sacerdoti e talvolta la biancheria della sacristia. Il mio animo è sempre stato molto disponibile donandomi sempre ai fratelli, ma la cosa sbagliata è stata la non fedeltà al matrimonio, dopo la separazione da mio marito. Ho visto poi la malattia di mio padre come salvezza per la mia famiglia. Questo per farvi capire che lavorare per il Signore ha aumentato la mia gioia e Lui poi mi ha continuamente dato doni come: leggere bene la Parola, catechizzare anche sul lavoro, organizzare celebrazioni nell’azienda dove lavoro, diventare consacrata all'Immacolata e presidente del gruppo. Insomma non posso dirvi quando ho avuto il momento di conversione, tanto è, che ancor oggi è una continua conversione. Pensate che mi toglie da una parte per mettermi nell'altra in base ai bisogni: ne ho proprio la certezza, siamo servi inutili, continuiamo a lavorare per Lui. Dopo la morte di papà mi ha portata a conoscere la cappella dell'adorazione perpetua, dove mi iscrissi per coprire un'ora la settimana. Anche questo mi ha aiutata molto.
Voglio altresì dirvi che l'incontro con Gesù mi ha portata ad avere talmente fame e sete della sua Parola, da soffrire quando non avevo la possibilità di fare un ritiro, o partecipare ad una catechesi. Ho incontrato, pensate, dopo tanti anni Monsignor Montini, pubblico ministero alla Sacra Rota a Roma. Ero andata in pellegrinaggio nel 2004, l'ho incontrato e mi ha consigliato di frequentare teologia per laici al seminario della mia città. L'ho divorata la Parola, e questo studio mi ha veramente aperto il cervello sulle cose che Dio vuole da noi. 
Non so se tutto ciò vi può aiutare, ma vi assicuro che non posso raccontare il momento preciso della mia conversione, anche se, ripeto, lo vedo dalla malattia di mio padre. La carità paga. Ciao un abbraccio.  Enza