I miracoli di Gesù

 

 

Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandò  a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: "Sei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?". Gesù  rispose:

"Andate e riferite a Giovanni ciò che voi udite e vedete: I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti risuscitano, ai poveri è predicata la buona novella, e beato colui che non si scandalizza di me". 

Molti si chiedono quali sono stati i miracoli di Gesù? Ce ne sono stati a centinaia e nemmeno sono stati menzionati dagli evangelisti perché, come ci dice Giovanni: Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù, che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Nel paragrafo precedente, Gesù stesso ci dice il miracolo da Lui compiuto: gli storpi camminano, i ciechi vedono di nuovo e i sordi ascoltano di nuovo. LA Potenza dell’Altissimo ha operato sulle infermità dell’uomo, spirituali e fisiche, e ha compiuto ciò che nessun altro uomo era stato mai capace di compiere.  

Ma andiamo con ordine. SI ha notizia del primo miracolo compiuto da Gesù, nel Vangelo secondo Giovanni: Tre giorni dopo, ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Nel frattempo, venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno più vino". E Gesù rispose: "Che ho da fare con te, o donna? Non è ancora giunta la mia ora".

La madre dice ai servi: "Fate quello che vi dirà". Vi erano là  sei giare di pietra per la purificazione dei Giudei, contenenti ciascuna due o tre barili. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora attingete e portatene al maestro di tavola". Ed essi gliene portarono. E come ebbe assaggiato l'acqua

diventata vino, il maestro di tavola, che non sapeva di dove venisse (ma lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), chiamò  lo sposo e gli disse: "Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un

po' brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono". Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. 

Questo fu, secondo i Vangeli, il primo miracolo compiuto da Gesù e già  tanto stupore e meraviglia portò tra coloro che non si immaginavano nemmeno che una cosa simile potesse essere compiuta. Ma, come noi ben sappiamo, nulla è impossibile a Dio e Gesù opera attraverso Lui. E’ la prova ci viene da uno dei miracoli più grandiosi compiuti da Gesù: la resurrezione di Lazzaro dai morti: Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella. 2Maria era

quella che aveva cosparso di olio profumato il Signore e gli aveva asciugato i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. Le sorelle mandarono dunque a dirgli: "Signore, ecco, il tuo amico è malato". All'udire questo, Gesù  disse: "Questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio, perché per essa il Figlio di Dio venga glorificato". Gesù voleva molto bene a Marta, a sua sorella e a Lazzaro.

Quand'ebbe dunque sentito che era malato, si trattenne due giorni nel luogo dove si trovava. 7Poi, disse ai discepoli: "Andiamo di nuovo in Giudea!". I discepoli gli dissero: "Rabbì, poco fa i Giudei cercavano

di lapidarti e tu ci vai di nuovo?". 9Gesù rispose: "Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce". Così parlò e poi soggiunse loro: "Il nostro amico Lazzaro s'è addormentato; ma io vado a svegliarlo". Gli dissero allora i discepoli: "Signore, se s'è addormentato, guarirà". Gesù parlava della morte di lui, essi invece pensarono che si riferisse al riposo del sonno. Allora Gesù disse loro apertamente: "Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là, perché voi crediate. Orsù, andiamo da lui!". Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse ai condiscepoli:  Andiamo anche noi a morire con lui!". Venne dunque Gesù e trovò Lazzaro che era già da quattro giorni nel sepolcro. Betània distava da

Gerusalemme meno di due miglia e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle per il loro fratello. Marta dunque, come seppe che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa chiederai a Dio, egli te la concederà". Gesù le disse: "Tuo fratello risusciterà". Gli rispose Marta: "So che risusciterà nell'ultimo giorno". Gesù le disse: "Io sono la

risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà;  chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno. Credi tu questo?". Gli rispose: "Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che  deve venire nel mondo". Dopo queste parole se ne andò a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: "Il Maestro è qui e ti  chiama". Quella, udito ciò, si alzò in fretta e andò da lui. Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. Allora i Giudei che erano in casa con lei a consolarla, quando videro Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono pensando: "Va al sepolcro per piangere là". Maria, dunque, quando giunse dov'era Gesù, vistolo si gettò ai suoi piedi dicendo: "Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!". Gesù allora quando la vide piangere e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente, si turbò e disse: "Dove

l'avete posto?". Gli dissero: "Signore, vieni a vedere!". Gesù  scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: "Vedi come lo amava!". Ma alcuni di loro dissero: "Costui che ha aperto gli occhi al cieco non poteva anche far sì che questi non morisse?". Intanto Gesù, ancora profondamente commosso, si recò al sepolcro; era una grotta e contro vi era posta

una pietra. Disse Gesù: "Togliete la pietra!". Gli rispose Marta, la sorella del morto: "Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni". Le disse Gesù: "Non ti ho detto che, se credi, vedrai la gloria di Dio?". Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: "Padre, ti ringrazio che mi hai ascoltato. Io sapevo che sempre mi dai ascolto, ma l'ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato". E, detto questo, gridò a gran voce: "Lazzaro, vieni fuori!". Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti in bende, e il volto coperto da un sudario. Gesù disse loro: "Scioglietelo e lasciatelo andare". 

Da questo episodio notiamo la connessione tra Gesù e Dio allorché Gesù  ringrazia il Padre per aver accolto la Sua richiesta. Dunque Gesù  è in Dio e Dio è in Gesù: ecco spiegato un altro mistero che tanti ancora oggi non riescono a comprendere.

Ma di miracoli Gesù  ne ha fatti molti altri: ha guarito i ciechi, ha guarito le emorragie, ha guarito gli ammalati e dato vita ai morti; ha scacciato spiriti maligni e ha zittito i mari e i venti. Di quali altri prove ha bisogno l’uomo per convincersi che Gesù è Figlio di Dio? Basta legger il Vangelo per rendersi conto della meraviglia dei miracoli compiuti da Gesù.  A titolo esemplificativo, ecco un altro miracolo grandioso e molto conosciuto, e cioè la moltiplicazione dei pani e dei pesci: Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza

pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: "Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; congedali perciò, in modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare". Ma egli rispose: "Voi stessi date loro da mangiare". Gli dissero: "Dobbiamo andar noi a  comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?". Ma egli replicò loro: "Quanti pani avete? Andate a vedere". E accertatisi, riferirono: "Cinque pani e due pesci". Allora ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. E sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. Presi i cinque pani e i due pesci, levò gli

occhi al cielo, pronunziò la benedizione, spezzò  i pani e li dava ai  discepoli perché  li distribuissero; e divise i due pesci fra tutti. Tutti mangiarono e si sfamarono, e portarono via dodici ceste piene di

pezzi di pane e anche dei pesci. Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini. 

Però, non pensate che si fermino qui i suoi miracoli. Gesù, dopo la Sua Resurrezione, non si è fermato dal riempirci di miracoli. Ancora oggi Egli non solo porta alla guarigione fisica coloro che si aggrappano a Lui con tanta fede, ma porta anche numerose conversioni. Infatti, quanti uomini possono dire di aver sentito la mano di Gesù su di loro? Non si contano nemmeno tutti quegli uomini chiamati da Gesù e cosa è questo se non un miracolo della Sua Potenza? Egli arriva a convertire anche i cuori più duri e libera dalle schiavitù coloro che vogliono essere liberati. Basta che andiate nel sito e guardiate le varie testimonianze per rendervi conto di tutto questo.

Insomma i miracoli compiuti da Gesù sono stati incredibili e sono proseguiti. Per concludere eccovi un ennesimo miracolo di Gesù, operato nell’anno 700, a Lanciano e noto come il miracolo eucaristico di Lanciano: Il miracolo eucaristico di Lanciano è un evento che, secondo la tradizione, sarebbe avvenuto nell'omonima cittadina intorno all'anno 700: mentre un sacerdote celebrava la messa, l'ostia e il vino consacrati si sarebbero trasformati in carne e sangue. Secondo il racconto tradizionale, un monaco basiliano, mentre celebrava la Messa nella chiesa dei Santi Legonziano e Domiziano, dubitò della presenza reale di Gesù nell'eucarestia. In quel momento l'ostia sarebbe divenuta carne ed il vino si sarebbe tramutato in sangue. 

Molti hanno cercato di confutare anche questo miracolo, ma invano: il caso ha interessato persino l'OMS che formò una commissione scientifica apposita. L'analisi durò 15 mesi, nei quali vennero compiuti circa 500 esami per verificare quelli di Linoli. Oltre ad essere confermati gli esami italiani, venne appurato con certezza scientifica che non vennero utilizzate sul pezzo di miocardio sostanze conservanti, antisettiche, antifermentative o mummificanti. I risultati della commissione medica vennero pubblicati a New York e a Ginevra nel 1976, senza pervenire a una spiegazione definitiva. Voi, a quale spiegazione siete giunti?