Gesù disse: «Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa» |
Occhi: se i miei occhi sono attenti, possono cogliere i gesti che compie il sacerdote, vedere il colore delle vesti, le immagini sacre, i cartelloni, gli oggetti della Santa Messa sull'altare, i fiori.
Naso: il mio naso può sentire il profumo dei fiori e dell'incenso.
Bocca: con la bocca posso pregare e cantare, e ricevere il sacramento dell'Eucaristia.
Orecchie: quando sono a Messa posso ascoltare la Parola di Dio, i canti, le preghiere e anche il silenzio.
Mani: le mie mani possono toccare l'acqua appena entrato in chiesa e fare il segno della croce, scambiare il segno di pace e ricevere la Comunione.
E' il giorno del Signore: le campane ci invitano alla festa; Dio, nostro Padre, ci chiama e ci accoglie nella sua casa.
Segno della croce Dopo il festoso canto di ingresso, facciamo il segno della croce, che è il segno del nostro essere figli di Dio.
Con l'acqua benedetta siamo stati battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Chiediamo perdono Chiedere scusa non è tanto facile, ma Dio è un Padre buono e ci accoglie con gioia anche quando sbagliamo.
Gloria Lodiamo il Signore con questo inno: è un antico canto che inizia con le parole cantate dagli angeli la notte di Natale.
Quando vogliamo bene a qualcuno, ci piace ascoltare quello che dice.
La Parola di Dio è un seme che lui mette nei nostri cuori.
Prima Lettura È un brano tratto dell'Antico Testamento, la Bibbia scritta prima di Gesù.
Salmo È una preghiera in forma poetica tratta dall'Antico Testamento. Seconda Lettura È un brano dalle Lettere o dagli Atti degli Apostoli, che fanno parte del Nuovo Testamento, la Bibbia scritta dopo la venuta di Gesù.
Il Vangelo è stato scritto dai quattro evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni. E' Gesù stesso che ci parla attraverso di esso.
All'inizio del Vangelo tracciamo un piccolo segno di croce sulla fronte, sulle labbra e sul cuore: perché la Parola di Gesù ci entri nella mente, e possiamo parlare e amare come vuole il Signore.
Omelia L'omelia ci aiuta a comprendere ciò che Gesù ci vuole dire e come possiamo mettere in pratica la sua Parola.
Credo Nel Credo esprimiamo insieme la nostra fede: Dio nostro Padre ha creato il mondo; Gesù suo Figlio ci ha fatto conoscere l'amore del Padre; lo Spirito Santo ci aiuta a vivere come Gesù.
Preghiera dei fedeli Con la comunità preghiamo per le necessità di tutto il mondo, dicendo: Ascoltaci o Signore.
Offertorio Quando siamo invitati ad una festa, portiamo un dono; così a Messa non possiamo arrivare a mani vuote.
Si portano all'altare il pane e il vino che diventeranno il Corpo e il Sangue di Cristo.
Insieme al pane e al vino offriamo a Gesù sull'altare il nostro impegno, le nostre gioie e fatiche, perché lui le benedica insieme ai nostri doni, perché la nostra vita sia sempre unita alla sua.
Lui cammina con noi, si fa nostro cibo e nostro compagno di strada; noi gli diciamo che vogliamo camminare accanto a lui.
E' il momento centrale della Messa. Il sacerdote si rivolge al Padre a nome di tutti con una lunga preghiera, durante la quale siamo invitati a pensare solo al Signore. Santo Cantiamo insieme il Santo, inno di lode in cui si proclama la gloria di Dio. Consacrazione Gesù si fa dono per noi attraverso il pane e il vino.
Il sacerdote ripete le parole che Gesù ha detto nell'ultima cena e il pane e il vino diventano il Corpo e il Sangue di Gesù.
Nell'ultima cena Gesù ha detto agli apostoli: "Fate questo in memoria di me".
L'altare è come una tavola imbandita. La Cena del Signore è pronta e tutti siamo invitati a cibarci di Gesù per entrare in comunione con lui. Gesù ci invita ad amare e servire il nostro prossimo, come ha fatto lui.
Padre Nostro Per aiutarci a fare in modo che la "comunione" non resti solo una parola, ci prepariamo a ricevere Gesù nel nostro cuore attraverso il Padre Nostro ed il segno della pace.
Segno della pace Scambiamoci un segno di pace e perdoniamo le offese ricevute.
Il sacerdote spezza il pane come ha fatto Gesù, per tutti. Anche noi dobbiamo impegnarci ad offrire qualcosa di noi stessi agli altri.
Comunione Beati gli invitati alla cena del Signore. Ci avviciniamo all'altare per ricevere Gesù nel nostro cuore.
Ora che Gesù è dentro di noi, parliamogli come ad un amico.
Abbiamo incontrato Gesù, ascoltato la sua Parola, ci siamo nutriti del suo Pane, ora portiamo Gesù con noi e viviamo nel suo amore.
La gioia del Signore sia la nostra forza! Andate in pace!
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Ma in Chiesa si va solo per partecipare alla Santa Messa? No, in Chiesa si può andare quando si vuole. Sapete perché? Perché lì potrete avere un contatto più diretto con Gesù Cristo. Vedete, come avete letto sopra, Gesù è pane e cioè Lui si è donato a noi e noi ora è come se ci nutrissimo di Lui tramite l’ostia che riceviamo. L’ostia è sempre custodita in un posto molto sacro: il Tabernacolo. Il Tabernacolo è come se fosse la dimora di Dio in mezzo agli uomini. Certo, Dio non può essere presente fisicamente dentro di esso, ma il Suo Santo Spirito aleggia su di esso. Perciò, quando andate in Chiesa, potete adorare e meditare Dio presente nel Tabernacolo. In poche parole, potete andare in Chiesa per trovare Gesù e parlare con Lui: affidate Lui, le vostre preoccupazioni, i vostri timori e Lui se li caricherà sulle spalle e vi libererà. Vi sentirete sicuramente più leggeri, perché a Lui potete raccontare tutto, tanto non vi giudica perché vi ama troppo. Dunque, cosa aspettiamo? Andiamo in Chiesa a trovare il nostro amico Gesù! e ricordate che in Chiesa si va anche per confessare a Dio i nostri errori!
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