Il ritorno del Messia

 

 

Lutti, dolori, sofferenze, immoralità, impurità,ateismo, menefreghismo, delirio di onnipotenza. Questi sono i caratteri del nostro mondo attuale: è una visione che può sembrare pessimistica all'eccesso, ma io la penso così. Ogni mattina mi alzo e faccio una rapida rassegna stampa dei quotidiani: cosa vi leggo sopra? Padre uccide figlio; Madre uccide figlia; figlia uccide padre; padre stupra figlia; nero preso a bastonate; autobomba esplosa fa vittime; lanci di missili; dichiarazioni negazionistiche. Questi sono i titolo dei nostri quotidiani.

Perché questa premessa? Non si dovrebbe parlare del ritorno di Gesù qui? Domande giuste e sensate a cui è facile rispondere. Prima della fine, dell’ultimo giorno, il male e cioè satana doveva essere slegato per l’ultima grande tentazione: egli sarebbe stato più divoratore che mai e avrebbe portato alla rovina numerose anime, eletti inclusi. Guardatevi intorno? Non pensate che possa essere questa l’Età della Grande Apostasia? Riflettiamo: cosa c’è al centro di noi oggi? Dio o il successo? Dio o il sesso? Dio o il divertimento? Dio o la propria vita? E poi riflettiamo su questo: cosa sta facendo il mondo per Dio? Cosa noi stiamo facendo per Dio? Chi va a Messa? Chi parla amorevolemente di Gesù in mezzo alle strade con amici e parenti?

Se rispondete sinceramente a queste domande, allora sarete in grado di capire che questi possono davvero essere i segni di cui parlava Gesù. 

Ma prima di inoltrarci in un terreno scosceso, soffermiamoci sull’interrogativo principale: Cosa vuol dire che Gesù Cristo ritorna?

Noi ne abbiamo notizia, nei Vangeli, dove Gesù parla spesso degli Ultimi Tempi ai suoi discepoli.  Quello che segue è un insieme delle Parole di Gesù pronunciate sulla fine dei tempi:

“Quando dunque vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo - chi legge comprenda -, allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. Pregate perché la vostra fuga non accada d'inverno o di sabato. Poiché vi sarà allora una tribolazione grande, quale mai avvenne dall'inizio del mondo fino a ora, né mai più ci sarà. E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Allora se qualcuno vi dirà: Ecco, il Cristo è qui, o: E' là, non ci credete. Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti. Ecco, io ve l'ho predetto. Se dunque vi diranno: Ecco, è nel deserto, non ci andate; o: E' in casa, non ci credete. Come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Dovunque sarà il cadavere, ivi si raduneranno gli avvoltoi. Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte. Allora comparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e allora si batteranno il petto tutte le tribù della terra, e vedranno il Figlio dell'uomo venire sopra le nubi del cielo con grande potenza e gloria. Egli manderà i suoi angeli con una grande tromba e raduneranno tutti i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all'altro dei cieli. Dal fico poi imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che Egli è proprio alle porte. In verità vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo accada. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto a quel giorno e a quell'ora, però, nessuno lo sa, neanche gli angeli del cielo e neppure il Figlio, ma solo il Padre. Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. [Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.”

Avete letto con attenzione? Rileggete questa parte: Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo.

Esattamente come ai tempi di Noè, tutti mangiavano e bevevano, si sposavano e si lasciavano, così accadrà prima della fine. Non notate un analogia tra i tempi di Noè e i tempi nostri? Si è vero. Tecnologicamente e culturalmente siamo evoluti, ma ponete l’attenzione sui nostri comportamenti. Chi è l’avvocato che guadagna di più ai giorni nostri? L’avvocato matrimonialista. E sapete perché? Perché ci sono migliaia e migliaia di divorzi. E quanti incidenti accadano il sabato sera? Centinaia. Qual è la causa? Alcol e droga.

Non c’ è peggior cieco di chi non vuole vedere: i segni stanno maturando e cioè di cui parlava Gesù si sta concretizzando. Altra analisi da fare, riguardo alle Parole sopra esposte, riguarda la figura del falso profeta. Forse voi non lo sapete ma stanno sorgendo, e sono già sorti falsi profeti. Avete sentito di un uomo che si fa chiamare Gesù e che dice di guarire gli ammalati? Molti discepoli si è già formato. Ma non è lui, Gesù. Quest’uomo è un impostore perché Gesù tornerà non come Maestro, ma come Giudice. Ecco spiegato il motivo del ritorno di Gesù. Egli ritornerà per portare la Giustizia e un nuovo mondo. E’ Lui stesso che ce lo dice attraverso le Sue Parole:

“Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch'essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l'avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».”

Chi meglio di Gesù  poteva spiegare meglio il motivo del Suo Ritorno? Gesù tornerà non come Pastore buono, ma come Giudice Giusto. Noi abbiamo già avuto Gesù in mezzo a noi come Pastore: perciò è stabilito che la prossima volta che Gesù verrà, sarà come Giudice e il Suo Ritorno non sarà silenzioso come lo è stata la Sua nascita: il Suo Ritorno sarà fragoroso e potente e glorioso e tutti si batteranno il petto perché vedranno con i loro occhi Colui che hanno rinnegato in nome di una libertà apparente e resa tale da satana. Tutti allora, atei e agnostici, credenti e non credenti vedranno con i loro occhi e si renderanno conto di quanti errori hanno compiuto in vita loro.

Pur essendo quei giorni davvero duri, noi li attendiamo con ansia. Voi direte che siamo pazzi, ma non è così. Perché quel giorno, per quanto duro e tormentato sarà, sarà pur sempre il Giorno in cui alzando lo sguardo al Cielo vedremo Colui che ha cambiato le nostre vite: vedremo il Nostro Maestro e Salvatore tornare per ripristinare quella Giustizia che gli uomini hanno saputo solo calpestare e per portare noi quella vita che noi attendiamo sin dal momento della Creazione. Per cui, per quanto duro quel Giorno potrà essere, noi lo attenderemo con ansia con la Speranza che tutti i nostri peccati possano esser stati lavati per aver creduto nel Suo Santo Nome.

La Parola d’Ordine che Gesù ci da è dunque solo una: Vegliate! Noi dobbiamo vegliare perché non sappiamo né il momento né l’ora esatta in cui tutto ciò avverrà: ma questo vale anche per le vostre vite. Infatti, chi di voi conosce l’ora esatta della propria fine? Dio ci può chiamare da un momento all’altro e cosa succede se veniamo colti impreparati? Gesù lo spiega con due parabole:

Parabola delle dieci vergini

Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. [11]Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora.

Parabola dei talenti

Avverrà  come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni.  uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e partì. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a impiegarli e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò, e volle regolare i conti con loro. Colui che aveva ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti, disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due. Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone. Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti.

Non sappiamo dunque né l'ora né il momento esatto e nemmeno sappiamo se noi avremo il privilegio e l'onore di assistervi, ma di una cosa possiamo esser sicuri: il ritorno di Gesù Cristo è prossimo e tutti i segni ce lo mostrano. Credete e convertitevi al Vangelo, prima che l'ora giunga, cogliendovi impreparati. Credete al vostro cuore e alla vostra coscienza che vi vuole parlare e smettetela di mettervi sempre al centro dell'universo: perché "chi si esalta sarà umiliato, mentre chi si umilia sarà esaltato!". Pace e speranza a tutti voi.