Cristo oggi

 

 

Sono passati più di duemila anni, da quando un uomo di nome Gesù mosse i primi passi nella storia del mondo con un destino incredibile e cioè di condizionare tutti gli eventi futuri, nel bene e purtroppo anche nel male. Duemila anni fa cominciava e si avverava il Grande Mistero che per secoli, i profeti in Israele, avevano predicato con tanto fervore, senza tuttavia riuscire a mostrare il Vero Volto di Colui che sarebbe venuto nel mondo per salvarlo.

Duemila anni sono passati: cosa è  rimasto di Gesù Cristo oggi? Nell’incredibilità, Gesù non è mai venuto meno ed è stato tramandato di generazione in generazione fino ai giorni nostri. Come Egli stesso aveva predetto duemila anni fa, i cieli e la terra sono passati, ma la Parola non è passata: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno!»

La Parola non è passata, ma la fede? E’ rimasta ancora viva la fede come ai tempi immediatamente successivi ai fatti? Davvero oggi un cristiano si farebbe uccidere in nome di Gesù Cristo?

Ma andiamo con ordine: cosa è Cristo oggi? Oggi Gesù è più vivo e presente che mai: molti non lo vedono e per questo dicono che è una pazzia credere in Lui. Ma Lui c’è realmente e sta continuando a salvare il mondo nell’invisibilità. Un esempio? Suor Faustina Kowalska, una suora morta in sofferenza alla stessa età in cui morì Gesù (33 anni), in un diario racconta  di come Gesù sia andato da Lei per uno scopo meraviglioso: darci una nuova opportunità di salvezza tramite la Divina Misericordia. Gesù promise che chiunque avesse glorificato la Divina Misericordia avrebbe avuto notevoli meriti. Quindi Gesù non ha smesso di pensare a noi e a salvarci e duemila anni dopo la Sua Venuta, continua, in qualche modo, a “lavorare” per noi.

Dalle numerose testimonianze di persone convertite, si evince chiaramente che Gesù si è manifestato in modi diversi a persone diverse. Il numero di queste persone è molto alto ed è difficile credere che sia una invenzione od una finzione se si considera il cambiamento di cui sono stati protagonisti queste persone. Anche noi della Vigna abbiamo avuto, anche se in vie diverse, un contatto con Gesù: per esempio, Angel ha avuto un contatto in sogno mentre Mik ha avuto un contatto in via indiretta mentre era cosciente. Tutte queste cose le trovate nella pagina delle testimonianze.

Ma ciò che ci interessa è  di come, a distanza di duemila anni (un numero spropositato di anni e quindi di storie e vicissitudini), Gesù sembra essere ancora più vivo che mai. Molti dicono che le Sue Parole siano anacronistiche, cioè non adatte ai tempi in cui viviamo. Ma è davvero così? Davvero oggi seguire Cristo è impossibile perché anacronistico? In realtà, se leggiamo attentamente il Vangelo e non ci soffermiamo sui luoghi comuni, vedremo che nulla delle Parole di Gesù è vecchio o superato o anacronistico: anzi la Parola è più viva ed attuale che mai anche perché saranno mutati i tempi e i costumi, ma l’uomo è rimasto lo stesso: stesse debolezze e stessi problemi. L’unica differenza consta nel carattere di giustificazione che amiamo usare oggi. Infatti, siamo propensi a giustificare le nostre colpe e i nostri peccati con scuse banali e che si fermano all’apparenza. Pur di peccare, l’uomo si è creato una giustificazione che si basa sulla modernità. Ma modernità vuol dire abbandonare ciò che Gesù vuole da noi? Modernità vuol dire voltare le spalle dall’altra parte in nome di una libertà che ha portato solo peccato e immoralità? Guardiamo i costumi del giorno d’oggi: libertinaggio, concupiscenza e folle divertimento: questo è stato il risultato di una libertà che si è trasformata in schiavitù.

Dunque, mentre possiamo dire che Gesù  è rimasto attivo e in mezzo a noi, noi non possiamo dire lo stesso della fede dell’uomo che invece si è spenta, diluita e ha lasciato il posto all’egoismo e al materialismo. Mentre Gesù cerca di salvarci, noi cerchiamo di condannarci con le nostre stesse mani. Prendiamo ad esempio la festività del Natale: in quel giorno noi celebriamo l’evento più bello e misterioso della Storia dell’Umanità. A cosa l’uomo di oggi ha ridotto il Natale? A feste, cenoni e regali e viaggi. E ovviamente Babbo Natale. Non siamo capaci nemmeno di pensare a Gesù nel Giorno a Lui dedicato…

Gesù c’è ancora oggi ed è vivo: noi lo possiamo testimoniare. Egli lavora per noi e ci dà ancora oggi, un amore indefinito, a cui noi non siamo capaci di dar spiegazione. A malapena riusciamo ancora a comprendere l’amore tra un uomo e una donna, figuriamoci se si tratta di comprendere un amore assoluto e puro e incondizionato come quello che Gesù ci dona ogni giorno. Guardate quanti uomini scelgono la via di Cristo nella castità, nel divenire sposi di Cristo e nel divenire Suoi sacerdoti. Essi sono la prova che Gesù continua, ancora oggi, a suscitare i nostri spiriti e le numerosissime conversioni ne sono la prova lampante. Persino gli operai di questa Vigna, erano più atei che credenti e ora si ritrovano a portare avanti un progetto che mira a evangelizzare e a fare carità verso il prossimo.

In sintesi, Gesù Cristo è ancora oggi, ma la nostra fede è ancora oggi? Vi lasciamo con questo interrogativo a cui la vostra coscienza saprà sicuramente rispondervi…