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CHE COSA E’ LA PORNO-DIPENDENZA

 

Sottovalutata da molti, inesistente per altri e giustificata dai molti: essa è però uno dei mali più devastanti di quest’epoca. In realtà in questa categoria rientrano a braccetto due fenomeni collegati tra loro: la masturbazione e la pornografia a cui si ricollegano molte devianze di natura sessuale.  La prima è una pratica diffusa da moltissimo tempo, prima ancora dell'avvento di ogni forma di pornografia. Se si fa qualche ricerca su Wikipedia o Google, si può facilmente trovare le radici antiche di questa pratica. La seconda è nata in seguito alla diffusione di connessioni internet e di siti che forniscono una fruizione facile e gratuita (questo vi dovrebbe già far pensare), di materiale pornografico.

 

Wikipedia la descrive così: La dipendenza dalla pornografia (in alcuni casi pornodipendenza) è una forma di compulsione caratterizzata da un abuso di visione di pornografia con o senza masturbazione, che comporta una diminuzione della qualità della propria vita personale o familiare. Al pari della masturbazione compulsiva con o senza pornografia, fa parte della più ampia dipendenza sessuale. La prima descrizione del fenomeno risulta effettuata nel 1995 dalla psicologa Kimberly Young, che si è occupata di varie dipendenze dovute ad internet. Varie pubblicazioni concordano sul fatto che per alcune persone la fruizione di pornografia può raggiungere livelli di abuso pari a quelli riscontrati con l'alcool, il gioco d'azzardo o altre droghe. In particolare Lakshmi Waber, dell’Ospedale dell’Università di Ginevra, descrive: “la persona dipendente da Cyber - pornografia può provare un ‘flash’ durante la masturbazione o mentre condivide il materiale erotico con altre persone. Inoltre può risentire dei sintomi di astinenza e avere delle ricadute durante il processo terapeutico, fa diversi tentativi per smettere, senza riuscirci, quindi, di fatto, è assolutamente paragonabile alle altre dipendenze”.

Attualmente la dipendenza da pornografia non è indicata nell'ultima revisione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali che non contempla un problema così specifico, legato esclusivamente al rapporto con la pornografia. Vi sono vari psicologi che hanno tuttavia proposto questo riconoscimento.

Il primo studio rigoroso sugli effetti della pornografia online sui pazienti in cura, ad uso dei sessuologi e terapeuti, è stato pubblicato nell'agosto 2000 da Al Cooper con la revisione di Christian Perring. Le conseguenze generalmente indicate in letteratura psichiatrica sono simili a quelle di altre dipendenze e disagi psichici. Soggetti interessati al fenomeno riportano inoltre alcune conseguenze specifiche del disturbo, quali sessualizzazione del partner, incapacità di innamoramento profondo e ripercussioni sulla coppia. Per Lakshmi Waber "quando non si pensa ad altro che a navigare tutto il giorno su internet e si trascorrono 15, 20 ore al giorno senza fare altro, senza mangiare, senza dormire, senza curarsi delle potenziali relazioni che si potrebbero intrattenere in quel momento, si può parlare di perdita di controllo perché il paziente ha l’impressione di non controllare più il proprio comportamento. I sintomi descritti sono sempre gli stessi, sensazione di astinenza, consumo compulsivo, desocializzazione e difficoltà professionale". Secondo vari istituti, gli effetti della visione prolungata di pornografia nel cervello umano sono equiparabili a quelli della cocaina.

 

Fin qui, alcune definizioni prettamente scientifiche per comprendere il fenomeno e per capire se si è porno-dipendenti. Nelle altre sezioni, potrete però vedere il porno da un punto di vista cristiano e potrete vedere il porno nella sua vergogna e crudeltà nel dietro le quinte.

    

 

Sito realizzato come parte integrante del sito “Nella Vigna del Signore”. I suoi autori sono gli Operai della Vigna e lo scopo è quello di presentare e combattere la piaga della porno-dipendenza e della masturbazione.

 

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