Casella di testo: Ayrton Senna, un uomo il cui nome è stato sempre sinonimo di fuoriclasse, campione. Ma chi era realmente Senna? E dove trovava il supporto necessario per fronteggiare la tensione e il peso delle gare? Beh, è lui stesso che ora ve lo dirà:


Ho sempre avuto un contatto speciale con Dio. Lui mi ha sempre dato molto. È stato a Montecarlo, che ho avuto la prima esperienza diretta con Dio. È stata una cosa molto importante. A partire da questo primo contatto io sono riuscito a comprendere tutta una serie di cose e di fatti che mi erano toccati precedentemente e i cui contorni mi erano sfuggiti. È tutto molto soggettivo, nel campo della fede, e può anche essere discutibile. Io dico che ho sempre ottenuto tutto ciò che ho chiesto. Ho sempre avuto salute e un'incredibile armonia nella mia famiglia. Ho sempre avuto la felicità come caratteristica costante della mia vita. Ho fatto e faccio ciò che mi piace sia come hobby e come professione. Ho sempre partecipato ad un'attività, l'automobilismo, il cui pericolo costante ha influito sul lato aggressivo della mia personalità. Ho passato praticamente tutta la vita, a partire dai 4 anni d'età, in questa condizione di rischio ed ho sofferto molti incidenti.
Ho corso in kart ed in automobile, ho cappottato, sono passato sopra la testa di altre macchine ed altri corridori; altre macchine sono volate sopra la mia testa. Ho battuto contro muri e pareti e non mi sono mai rotto né un osso né una costola. Il massimo che ho dovuto accusare è stata la frattura di un dito.
Tutto questo è stata una benedizione di Dio. Sto qui, oggi, con il successo che mi circonda e con le migliori prospettive davanti a me. Altre persone che hanno cercato di distruggermi non hanno conseguito il loro risultato. Per me oggi Dio - ha concluso Senna - rappresenta tutto. Rappresenta la risposta a tutte le mie tristezze e tutte le mie allegrie. So che tutto è nelle sue mani. So che tutto sarà risolto a suo tempo. Ne sono certo. 

Ora ho la lucidità per capire tante cose che prima non riuscivo a capire perché non avevo incontrato la Parola di Dio e le sue risposte ai miei dubbi. Oggi posseggo gli inizi di questa conoscenza, di questa certezza. Solo Dio può darti forza per andare avanti. Pochi giorni fa ho letto, nelle Sacre Scritture, una frase che mi ha colpito, una frase semplice e completa. I discepoli erano preoccupati dell'impossibilità degli uomini di salvarsi da sé; Gesù li tranquillizzò dicendo «Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché ogni cosa è possibile a Dio» (Marco 10:27).Dunque non esiste per Dio nulla di impossibile. È sufficiente che le persone che hanno approdato alla fede si pongano nella condizione di conseguire ciò che altri pensano sia impossibile.
Questo rappresenta per me, per il mondo, la pace, una pace che nessun altro ti può dare. È impegnativo assimilare ciò che dice la Bibbia e tutte le altre cose che ti possono derivare dalla fede. Io leggo la Bibbia continuamente. È questo il mio principale sostegno”.

Queste sono state le parole di un campione quale Ayrton Senna che, giunto alla fine della sua corsa, ha potuto vedere il vero premio, il vero trionfo che è quello di morire tra le braccia di Dio. Senna sapeva che sarebbe potuto morire in gara perché gli incidenti sono inevitabili, ma aveva una sicurezza e quella sicurezza era Dio! 
In una intervista, dichiarò anche di aver visto Dio accanto a lui, sullo schieramento di partenza del Gran Premio del Giappone del 1988.
Sulla sua tomba, a San Paolo del Brasile, è scolpita una citazione dalla Lettera di Paolo ai Romani 8,39: «Nada pode me separar do amor de Deus» tradotto: Niente mi può separare dall'amore di Dio


 
SENNAAYRTON